Da frustrazione ad azione: come un piccolo comitato ha trasformato la DE&I da “tema per l’headquarter” a “realtà che migliora il benessere aziendale anche nella piccola filiale”
- sabrinafontanella9
- 15 set
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 29 set
Quando tre persone entrano per la prima volta in un comitato DE&I di una grande azienda, l’energia è tanta. L’entusiasmo pure. Ma insieme arriva anche quella sensazione di essere un po’ “fuori posto”: come possiamo portare questi temi in filiali di provincia, dove spesso la formazione diversità e inclusione non è considerata una priorità e le iniziative restano confinate alle sedi centrali?
La sfida era chiara: trasformare la DE&I da concetto astratto in un elemento concreto della cultura aziendale, capace di influire sul benessere aziendale di tutte le persone, ovunque si trovino.
Da dove si parte quando mancano strumenti e autorevolezza?
Il team aveva una visione chiara: non volevano che la DE&I restasse confinata all’headquarter, dove i progetti spesso si sviluppano in una bolla teorica. Volevano un impatto reale, che coinvolgesse tutte le filiali, piccole e grandi.
Il problema? Nessuno strumento pratico, ness

una esperienza pregressa e la sensazione di non avere il “peso” necessario per guidare una trasformazione concreta.
Questa situazione è frequente nelle aziende: ci sono grandi ambizioni di inclusione, ma senza una formazione diversità e inclusione efficace e senza il supporto concreto del comitato DE&I, anche il miglior entusiasmo rischia di restare inespresso.
Il percorso di mentoring: dalla teoria alla pratica per un miglior benessere aziendale
Attraverso il percorso di mentoring, il team ha potuto:
Verticalizzare le competenze: passare da una conoscenza superficiale a una capacità di analisi e intervento mirata, imparando a leggere i contesti e le dinamiche aziendali.
Acquisire strumenti pratici: gestire conversazioni difficili, affrontare resistenze interne e tradurre i principi della DE&I in azioni quotidiane, concrete e replicabili.
Creare insieme un tool didattico game-based: uno strumento leggero, ma potente, che facilita il dialogo e l’apprendimento, anche nelle filiali meno abituate a parlare di inclusione.
Grazie a questo percorso, il team ha potuto sperimentare in prima persona come la DE&I diventa uno strumento reale per migliorare il clima, la collaborazione e il benessere aziendale.
Il risultato
Quel piccolo team, che all’inizio si sentiva isolato, oggi dispone di un modello replicabile per portare la DE&I anche nelle filiali minori.
Non più solo linee guida calate dall’alto, ma un approccio sperimentato, concreto e praticabile, capace di generare impatto reale e sostenibile.
Le persone coinvolte hanno acquisito competenze trasversali essenziali per agire come veri e propri catalizzatori interni del cambiamento, e la cultura della DE&I ha iniziato a diffondersi naturalmente, migliorando il benessere aziendale complessivo.
Cosa ci insegna questa storia
Il mentoring non è una cornice teorica: è un acceleratore pratico.
Permette di trasformare la motivazione individuale in azione concreta, facendo della DE&I una leva reale per il cambiamento, anche in contesti complessi e distribuiti su più sedi.
👉 E tu? Cosa potresti fare se avessi strumenti concreti invece di linee guida astratte?
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